Genotipo KIR – HLA-C
Come esperti di fertilità che eseguono trattamenti di riproduzione assistita da più di 40 anni, alla Clinica Tambre ci troviamo spesso di fronte a casi complessi in cui il sogno di molte donne e coppie viene ostacolato dai fallimenti di impianto o aborti ripetuti.
Quando si verifica una di queste due situazioni, il nostro team di medici professionisti, in collaborazione con l’Unità di Immunologia della Clinica Tambre, guidata dalla Dott.ssa Juana Gil Herrera, ricorre ad analisi più esaustive che possono rivelare il motivo per cui non si rimane incinta.
![Juana Genotipo KIR - HLA-C](https://clinicatambre.it/wp-content/uploads/2020/09/Juana.jpg)
A cosa serve studiare la compatibilità KIR – HLA-C?
Una delle tecniche che gli esperti di Tambre potrebbero consigliare è quella del genotipo KIR – HLA-C, cioè lo studio della compatibilità tra i recettori uterini KIR (killer immunoglobulin-like receptors) e le molecole HLA-C presenti nell’embrione che verranno riconosciute da tali recettori.
Esistono diversi genotipi KIR, così come classi di tipizzazione HLA-C. Alcuni non si combinano bene tra di loro, come di solito accade con i tipi KIR AA e HLA-C2. Tali incompatibilità immunologiche possono portare non solo al fallimento d’impianto e agli aborti ripetuti, ma anche a problemi durante la gravidanza, come la preeclampsia o il parto prematuro.
Con un esame del sangue alla futura madre, che viene eseguito nella clinica stessa, conosceremo il suo KIR e HLA-C. Si studierà anche il HLA-C del suo partner (o del donatore di sperma). Nel caso di un trattamento di ovodonazione, sarà necessario anche quello della donatrice.
Cosa si può fare se non c’è compatibilità?
Se c’è un’incompatibilità KIR- HLA-C, i professionisti di Tambre consiglieranno eseguire un ciclo con il trasferimento di un unico embrione (che sempre si raccomanda in tutti i trattamenti). Inoltre, l’Unità di Immunologia potrebbe proporre un trattamento immunomodulatorio.
Uno dei punti di forza di Tambre è che abbiamo le nostre banche del seme e degli ovociti. Questo permette una selezione più esaustiva dei donatori, cercando direttamente una persona che sia immunologicamente compatibile.