Unità di Senologia
Presso Tambre mettiamo a tua disposizione un’unità di Senologia per uno studio integrale della patologia mammaria, in particolare per il cancro al seno, diretta dal Dott. Román Santamaría da uno dei più prestigiosi ginecologi del settore specializzato in:
![santamaria](https://clinicatambre.it/wp-content/uploads/2020/05/santamaria.jpg)
L’Unità mammaria è munita delle più avanzate tecnologie di diagnostica offre un trattamento personalizzato ed adatto ad ogni singolo caso.
Ormai da anni la Clinica Tambre si preoccupa per la salute completa della donna e la prevenzione e l’individuazione precoce di un cancro al seno è fondamentale per assicurare una maggiore sopravvivenza della paziente.
Non dimenticare di effettuare i controlli annualmente.
Siamo qui per aiutarti.
Informazioni e domande sul cancro al seno
Cos'è un tumore al seno?
Un tumore al seno si manifesta quando le cellule della ghiandola mammaria crescono in maniera eccessiva e disordinata e arrivano a creare una massa tumorale, (maligna o benigna). I tumori benigni non sono cancerogeni. Nel caso di tumore maligno, (cancro), le cellule cancerogene posso invadere e distruggere i tessuti di altri organi.
Tipi di cancro al seno
- Carcinoma duttale: Comincia nei condotti che portano il latte dalla mammella sino al capezzolo, (appartengono a questo tipo di cancro la maggioranza dei tumori).
- Carcinoma lobulare: Comincia nei lobuli o nelle zone preposte alla produzione del latte.
Molti tumori al seno sono sensibili agli estrogeni, i quali fanno si che questo cresca. In altri casi, (anche se si possono verificare entrambe le situazioni), certi tumori possiedono cellule con copie eccessive del gen HER2, le quali fanno sì che queste si moltiplichino rapidamente diminuendo la risposta alla chemioterapia.
Il cancro al seno può essere prevenuto?
Il tumore al seno non si può prevenire, ma si può riconoscere in fase precoce. Da qui l’importanza di seguire scrupolosamente la raccomandazione di effettuare una diagnosi preventiva. Individuare un tumore per tempo, aumenta enormemente le possibilità di trattamento e di cura.
Viene rilevato solo dalla mammografia?
Oggi come oggi la mammografia è il metodo diagnostico per eccellenza. È un dato di fatto che in donne giovani la valutazione mammografica risulta essere a volte difficile per la densità e qualità del tessuto mammario. In questi casi si possono utilizzare altre tecniche come la risonanza magnetica nucleare. L’ecografia, a sua volta, può diagnosticare un tumore, però la sua efficacia è inferiore a quella di qualsiasi altra tecnica.
Quando vi è il sospetto della presenza di un tumore al seno, può essere effettuato un prelievo dalla zona interessata con un ago sottile per analizzare le cellule del tessuto, le quali possono fornire informazioni utili su un possibile cancro. Ad ogni modo, sarà la biopsia, ciò che determinerà se vi è effettivamente la presenza di un tumore o no.
Sono a rischio?
La fascia d’età in cui un tumore al seno si manifesta più frequentemente è compresa tra i 50 e i 60anni d’età, sebbene sempre più spesso si sta diagnosticando in donne giovani a partire dai 30 anni.
D’altra parte la probabilità per una donna di sviluppare un tumore al seno cresce se sua madre, sorella o figlia ne hanno sofferto. Comunque solo il 10% dei tumori sono ereditari.
L’importanza di una dieta e di uno stile di vita sani sono fondamentali come per altri tipi di tumori: infatti con uno stile di vita è scorretto il rischio aumenta in maniera esponenziale.
La frequenza della malattia aumenta?
E’ comunque probabile che l’aumento del numero di donne alle quali sia stato diagnosticato un tumore sia dovuto alla campagna di diagnosi precoce.
Se mi viene diagnosticato un cancro al seno, dovrò operare?
Il tipo di trattamento impiegato varierà in funzione del tumore e della sua estensione. Per la maggior parte dei tumori, la prima opzione è l’operazione chirurgica, anche se a volte viene effettuata prima la chemioterapia, (neo adiuvante), per ridurne l’estensione per poter poi procedere con un’operazione meno invasiva.
Mi toglierai il seno?
Dipenderà dallo stato di sviluppo, dall’estensione, dall’età e dallo stato generale della donna, pero oggi come oggi, nella maggior parte dei casi è possibile preservarlo.
La diagnosi precoce del tumore facilita un’operazione in cui venga estirpato il tumore mantenendo pero la maggior parte del tessuto mammario. Sarà comunque sempre fondamentale verificare tramite una biopsia, la presenza di cellule tumorali nei gangli ascellari per poterle eliminare. Al giorno d’oggi esiste una tecnica chiamata biopsia del ganglio sentinella attraverso la quale si estirpa solo un ganglio linfatico per sapere se il tumore si sia esteso ai gangli dell’ascella. Se in questo vi sono cellule tumorali, si estirpano i gangli ascellari, altrimenti non sarà necessario, evitando così questo tipo di chirurgia ed i suoi effetti secondari.
Quando la mastectomia risulta essere la soluzione più adatta, contestualmente ad essa o posteriormente dovrà essere anche effettuata la ricostruzione del seno.
Dovrò chemioterapia o radioterapia?
Le caratteristiche di ogni singolo tumore determineranno il trattamento post- chirurgia.
Quali sono gli effetti collaterali della chemioterapia?
Perdita dei capelli, inappetenza, nausea, vomiti, diarrea, stitichezza o alterazioni della mucosa della bocca sono alcuni egli effetti collaterali più comuni. La maggioranza di questi scompare gradualmente una volta finito il trattamento. Inoltre le pazienti possono avere delle complicazioni definitive come per esempio menopausa precoce o infertilità.
Quali conseguenze lascia l'operazione?
A seconda del tipo di intervento, tra tutte le complicazioni vi sono gli edemi sierosi, (accumuli di liquido), infezioni o ascessi. Pero la conseguenza più importante è il linfedema, infiammazione del braccio dovuta all’estirpamento dei gangli linfatici ascellari, per la quale non c’è un trattamento efficace. L’utilizzo della tecnica del ganglio sentinella farà sì che questa conseguenza sia sempre meno frequente.
Raccomandazioni per la diagnosi precoce del cancro:
- Controllo ginecologico annuale, (esplorazione mammaria)
- Mammografia
- Le pazienti con fattore di rischio, (precedenti familiare, etc.), dovranno realizzare la 1ª mammografia a partire dai 35 anni, una volta all’anno.
- Le pazienti senza fattore di rischio, dovranno realizzare la 1ª mammografia a 40 anni.
- Tra i 40 e i 50 anni, è raccomandabile fare una mammografia ogni due anni. A partire dai 50 anni, annualmente.